Leggo un articolo, parla di una ricerca effettuata con uno stomaco artificiale ricostruito in laboratorio che serve per studiare i meccanismi della digestione e la possibilità che possano essere influenzati. In particolare si cerca di arrivare ai centri nervosi del "cervello dello stomaco" che determinano fame o senso di sazietà.
Si cercano sostanze che costringano a mangiare meno attraverso una sorta di sfida "chimica" aggiungendo sostanze al nostro cibo. Roba da matti..............eppure siamo davvero nell'era dell'opulenza dove dobbiamo trovare la maniera di ingannare il cervello per non ingurgitare troppo cibo. Non potremmo essere noi stessi capaci di autoregolarci? Oppure a tutte queste multinazionali del cibo che ogni giorno ci propinano "schifezze" nuove, assicurandone il giusto apporto vitaminico ed energetico, non potrebbero mettere dei limiti.
Si cercano sostanze che costringano a mangiare meno attraverso una sorta di sfida "chimica" aggiungendo sostanze al nostro cibo. Roba da matti..............eppure siamo davvero nell'era dell'opulenza dove dobbiamo trovare la maniera di ingannare il cervello per non ingurgitare troppo cibo. Non potremmo essere noi stessi capaci di autoregolarci? Oppure a tutte queste multinazionali del cibo che ogni giorno ci propinano "schifezze" nuove, assicurandone il giusto apporto vitaminico ed energetico, non potrebbero mettere dei limiti.
Ma dove si vuole arrivare???
Mio nonno tutt'oggi, a colazione, mangia pane e latte, a dire il vero quando ero piccola anch'io, mentre ora è imbarazzante la scelta negli scaffali dei supermercati.
Ma perchè, invece di "macchinare" il cervello, non ci si educa alla buona e sana alimentazione. Siamo lo specchio di quello che sono i nostri figli perchè siamo noi ad abituarli a mangiare bene o male, ovviamente quando non vi siano disfunzioni particolari.
Bhè sta di fatto che una volta probabilmente una bella indigestione, magari di solo pane e fecola, aiutava, almeno per un pò, a non sentire i morsi della fame.
Mentre oggi, paradossalmente, dobbiamo ingannare lo stomaco costringendolo ad una sazietà artificiale.
Dal tempo della fame dove la paura era di non avere abbastanza cibo, ci siamo catapultati al tempo dell'abbondanza dove, ahimè, si ha paura di mangiare. In entrambi i casi un imbroglio ai danni del nostro corpo, ma un rapporto più schietto e armonioso???
Bhè sta di fatto che una volta probabilmente una bella indigestione, magari di solo pane e fecola, aiutava, almeno per un pò, a non sentire i morsi della fame.
Mentre oggi, paradossalmente, dobbiamo ingannare lo stomaco costringendolo ad una sazietà artificiale.
Dal tempo della fame dove la paura era di non avere abbastanza cibo, ci siamo catapultati al tempo dell'abbondanza dove, ahimè, si ha paura di mangiare. In entrambi i casi un imbroglio ai danni del nostro corpo, ma un rapporto più schietto e armonioso???
9 commenti:
Correre fino a sfinirsi non è forse imbrogliare il fisico per farlo credere indistruttibile ?
L'altro giorno stavo sfilettando due orate; purtroppo faccio un casino, sbaglio qualcosa. Non so se del mio rapporto col cibo avrà prevalso la parte schietta o quella armoniosa, ma ho fatto sparire il corpo del misfatto.. Così, crudo, un pescione da otto etti.
A volte l'ingordigia di fronte a certi cibi diventa il nostro più sano ed incontrollabile istinto animalesco.
patty son fortunato.. io mangio anche i gusci delle noci :-))) e non sono uno smorbi!
@Hal: ORATE CRUDE .....blaààààà
ma sei un cannibale :-D
@Pimpe: si e dove li metti ihihih
Mangiare nella maniera giusta e avere un corretto stile di vita dovrebbe aiutare a non pensare continuativamente al cibo... inoltre aiuta anche avere tanti interessi,essere attivi e non stare lì con le mani in mano perchè si finisce per "mangiucchiare" tutto il giorno..ovviamente si parla di persone con la tendenza a metter su peso.
Quando si è "troppo" giovani bisogna che sia l'adulto a dare una mano,magari dando il buon esempio e sprecando qualche minuto per preparare la merenda o la colazione,perchè tra tanti impegni anche infilare una merendina nello zaino del figlio e spedirlo a scuola è una tentazione.. ciao Patty
Il fatto è che ci sono tantissimi cibi, che hanno e fanno volume, ma non hanno nutrienti. E così hai sempre e spesso fame. Se ti affidi a loro ovviamente.
Io sono nato, per fortuna, in una famiglia dove cucinavano tutti, io no. Il cibo era sempre fresco, cucinato, non esisteva forse, ma non c'è mai stato e non c'è tutt'ora niente di già pronto. Io mi sono appassionato dopo alla cucina e ora l'adoro, mi faccio il pane, cerco prodotti buoni, tante cose che rispetto al cibo pronto o spazzatura non hanno paragone, sono infinitamente più buone. Ma non la vedi la pubblicità? Spingono ai giochi d'azzardo, e poi alla fine dello spot ti dicono di giocare con moderazione. Ogni tre per due c'è uno spot su cibi pronti di ogni tipo e marca... e poi si lamentano...
Quoto alla grande Oliver.
Spesso quando sono in coda per pagare alla cassa del supermercato inganno l'attesa osservando i carrelli degli altri... beh ringrazio sempre la cultura del mangiare bene che mi hanno dato i miei genitori.
Faccio il copione e quoto pienamente Oliver... anche se da quando mi son separato, la mia alimentazione, per carenza di tempo e un pochino si poca voglia e davvero peggiorata.
pane, dolci, pizza, piadine, tutto fatto in casa e con farina integrale,
ogni sfornata non dura più di due giorni, se non la sera stessa nel caso della pizza!
i bimbi adorano tutto e anche il portafoglio
e poi a me piace cucinare....
da quando abbiamo abbandonato le cose impacchettate, abbiamo recuperato sensibilità per il dolce e il salato
viva la cucina fatta in casa!!!!!
se si ha tempo....
Posta un commento